Giobbe 第35章 - Bibbia Italiana Riveduta (1927)

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Poi Elihu riprese il discorso e disse:
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"Credi tu d’aver ragione quando dici: "Dio non si cura della mia giustizia"?
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Infatti hai detto: "Che mi giova? che guadagno io di più a non peccare?"
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Io ti darò la risposta: a te ed agli amici tuoi.
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Considera i cieli, e vedi! guarda le nuvole, come sono più in alto di te!
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Se pecchi, che torto gli fai? Se moltiplichi i tuoi misfatti, che danno gli rechi?
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Se sei giusto, che gli dài? Che ricev’egli dalla tua mano?
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La tua malvagità non nuoce che al tuo simile, e la tua giustizia non giova che ai figli degli uomini.
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Si grida per le molte oppressioni, si levano lamenti per la violenza dei grandi;
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ma nessuno dice: "Dov’è Dio, il mio creatore, che nella notte concede canti di gioia,
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che ci fa più intelligenti delle bestie de’ campi e più savi degli uccelli del cielo?"
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Si grida, sì, ma egli non risponde, a motivo della superbia dei malvagi.
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Certo, Dio non dà ascolto a lamenti vani; l’Onnipotente non ne fa nessun caso.
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E tu, quando dici che non lo scorgi, la causa tua gli sta dinanzi; sappilo aspettare!
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Ma ora, perché la sua ira non punisce, perch’egli non prende rigorosa conoscenza delle trasgressioni,
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Giobbe apre vanamente le labbra e accumula parole senza conoscimento".

箴言選讀

箴言 29:16
惡人加多,過犯也加多,義人必看見他們跌倒。

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